Pagina:Il podere.djvu/164

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lendosi compromettere con lui, desiderò che se n’andasse. Ma il contadino, facendosi bianco come un cencio, anche su la fronte, si mise un dito alle labbra e disse:

— Chi camperà, vedrà.

Giulia finse di non capire, e cambiò discorso; raccontando tutti i particolari favorevoli del processo.

Quando Berto tornò a casa, era buio. Già, dentro Siena, avevano acceso i lampioni; e quando giunse a Porta Romana, si vedeva il Monte Amiata come rizzato lì per chiudere l’orizzonte.

Egli entrò nell’osteria della Coroncina, e bevve mezzo litro, senza mettersi a sedere. Qualcuno lo salutò, ma aveva la smania di trovarsi alla Casuccia; perchè gli venne in mente che gli avessero fatti chi sa quali torti durante la sua assenza e che gli dovessero capitare questioni feroci. Di rado, stava tranquillo! Non era più sicuro della propria volontà; e si sentì, un’altra volta, sul punto di piangere come in casa di Giulia.

Ma, ormai, alla Casuccia mancava mezzo miglio, piuttosto meno che più.

Su l’aia, non incontrò nessuno; e, allora, dette un’occhiata alle stelle: come se conoscessero i suoi pensieri.

Poi, mangiò per due; senza riuscire a saziarsi.