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— Io non posso sospettare di nessuno, perchè, se sospettassi d’uno di voi, lo manderei via.
Picciòlo, impaurito, chiese:
— Dunque, pensa di noi?
Ma Lorenzo gli disse:
— Voi state al vostro posto! Noi non siamo ladri, e non abbiamo bisogno di difenderci.
— Io, — disse Moscino, — ne mangiai una piccia domenica; perchè m’era volata la ciarpa sull’albero mentre mi vestivo con la finestra aperta, e tirava vento. E dovetti andare a riprenderla, per mettermela.
— Io ci rimango di stucco! — disse Tordo, stringendo un’altra volta le spalle; con quel collo che pareva d’un uccelletto spennato.
— Di questo passo, — riprese Berto, — verranno a portarci via anche il piumaccio delle coltri: già, alla Casuccia non è stato sicuro mai niente. Se ci fosse un cane da guardia... E, poi, lo devo dire? Mi pare impossibile che sia stato qualcuno a rubare le ciliege! Qui dev’essere stato inventato un tranello, per imbrogliare uno di noi! È proprio vero che lei se ne sia accorto soltanto stamani come noi?
— E che pensi? Che io le abbia fatte cogliere e vendere?
— Già... non dico proprio questo... ma qualcosa di simile!