Pagina:Il podere.djvu/88

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— Se tu pensi così, sei un mascalzone e basta!

Questa parola Remigio non l’aveva mai detta a nessuno. Berto guardò gli altri, come per rendersi conto del loro animo; e rispose secco:

— Se non porta rispetto, lo faccio stare al posto io. I tribunali ci sono per tutti!

Remigio era così irato, che gli pareva di non poter più respirare; e, con la voce strozzata, gridò:

— Vattene! E voialtri dovreste dirmi chi è stato.

Ma Berto entrò in casa con un mezzo sorriso, e gli altri se ne andarono senza fiatare.

Remigio si sentiva la testa sconvolta, camminando in su e giù per l’aia. Gli pareva perfino impossibile che Berto avesse osato di pensare così. E perchè? Si fermò, dinanzi all’uscio dell’assalariato; e, allora, si accorse che Cecchina sogguardava da una fessura. Anche spiarlo a quel modo? Non poteva stare sull’aia quanto voleva? Ma arrossì; e, per non entrare in casa, andò nel campo dove erano state seminate le patate. Tordo ne aveva già messe insieme una balletta; e Remigio gli chiese:

— Le altre dove sono?

— Io è la prima mattina che ci vengo. E queste le prenderei per me, perchè con suo