Pagina:Il podere.djvu/92

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di rammendi fatti con un filo grosso come lo spago.

— Non avevo ragione? Perchè doveva restare ancora in casa?

— Io non dico che tu non abbia ragione, ma...

S’accorse che era per dire troppo; e, notato il dispiacere del figliastro, si chetò e cominciò a piangere. Poi chiese:

— Quando viene il notaio a fare l'inventario?

— Io non lo so.

— Domandaglielo, se vai a Siena.

— Ma, stamani, volevo andare dal mio avvocato per questa cosa qui.

— O non puoi andare dall'uno e dall’altro? Io ho da mettere al posto anche la biancheria. C’è da stirarla tutta; eccola lì.

— Si faccia aiutare da Ilda.

— Ma che vuoi sia buona? Non lo vedi che a pena sa fare la calza?

— Le insegni.

— Ma tu pensa a quello che ti riguarda; a queste faccende di casa, so da me come fare.

Egli ripiegò la citazione e se la mise in tasca: si sentiva troppo stanco, per andare subito dall’avvocato. E tornò su l’aia; con la voglia di piangere.