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e di tale unità, che non si altera, ma si perfeziona coll’ordine religioso e mistico. Il prototipo è Pio VIII, che vedesi devoto e supplicante sul primo ordine della tomba, immagine della terra, ove milita il fedele che prega affidato a quella virtù che ci trasporta alle non parventi sperate cose. Ma lo stesso Vicario ci chiama all’invisibile principale Soggetto, di cui fa le veci, siccome i tropi, le metafore, e le figure naturalmente ci guidano al figurato, certamente di ordine superiore: come una statua di Cesare ci solleva all’originale augusto. Perciò il saggio artista ci fa volare dal mortale Sommo Sacerdote al Re dei secoli immortale, invisibile1, di cui è figura, ponendo sopra un ordine superiore in mezzo ai Principi degli Apostoli in maestosa sede Gesù Cristo in atto di esaudire le orazioni del suo Vicario. Perciò il principale soggetto sfolgoreggia nella divina maestà. Per tal modo siccome in natura non si moltiplica realmente l’uomo colla sua ombra, nè colla sua figura, così non è offesa, anzi più perfetta risplende, la unità estetica, quando le linee si accentrano ordinatamente nel finale obbietto. Ecco il perchè si rispondono mirabilmente, e si uniscono due tipi nei rispettivi attributi quasi
- ↑ Regi saeculorum immortali invisibili soli Deo.