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Poco innanzi il mezzodì del giorno 13 gennaio il cielo alquanto nuvoloso indossa il nero manto della procella... Poco appresso un vento sciroccale distaccando dai vicini monti meridionali un’immensa nube, la conduce sul punto medio della valle, che in pioggia e grandine si discioglie. La luce vivissima del luminare maggiore, che si accorge delle disposizioni della natura si asconde del tutto. Fu notte per un istante.

Sommo autore dell’universo, in questo secolo di travagli il solo imberbe insensato offende la tua onnipotenza. Ogni altro ti confessa con ingenuità di tutte le cose principio1. Deh! se giusto

  1. Cessi il tristo di tacciare la nostra preghiera; accento d’ipocrita mendace, ed ascolti con riflessione un’autorità non sospetta.

    Ci vuol altro a cacciar Cristo dal nido,
         Che dir ch’ell’è una favola; fa duopo
         Favola ordire di non minor grido.
    Sani precetti, ed a sublime scopo
         Dà norma l’evangelica morale
         Nè meglio mai fu detto, anzi nè dopo!