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Pagina:Il tesoro.djvu/171

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tristezza in queste parole, ed ebbe voglia di piangere. Rise invece.

— Sì, aspetti che mi metto a saltare — disse alla signora. — Del resto, quelle che sembrano più fredde forse sono più sensibili delle altre!

Il padre, avendo molte ragioni per dubitare di questa asserzione, scosse la testa, accomodandosi il colletto con due dita.

— Vorrei un bel costume col velo — diss’ella.

— C’è quello di Piana.

Maria rise di cuore all’idea di trovarsi nel costume di Piana, il cui colletto poteva cingerle la vita, e Spina, contento ch’ella ridesse, le fece a sua insaputa portare un magnifico costume da un villaggio vicino.

— Com’è bello, com’è ricco! — diss’ella con gioia e sorpresa, voltando e rivoltando il corsetto alla luce.

Anche Piana guardava a bocca aperta.

— Ecco come dovrebbe esser sempre! — pensò Spina. — Perchè non è sempre così? Che le ho 10 fatto perch’ella non sia sempre così? Almeno il carnevale fosse eterno, e ci fosse un ballo ogni sera, ed io potessi procurarle ogni giorno un nuovo costume.

Tutta la sera Maria, che ogni tanto contemplava il costume, restò lieta; e quando Piana la vestì e l’adornò di gioielli, rise col volto colorito, voltandosi e rivoltandosi davanti allo specchio.