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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/107

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98 il vicario di wakefield.

d’uno che gli è da meno in tutto e per tutto: pure egli sa di poterti far sua con una candida dichiarazione.

“Sì sì, o padre; ma questo indugiare di lui non è senza ragioni, e il so ben io. La sincerità delle sue parole, de’ suoi sguardi mi convince ch’egli davvero mi tiene in istima. In breve io spero che i suoi generosi sentimenti si faranno palesi, e ti persuaderanno che io giudico del signor Thornhill con più equità che nol fai tu.”

Ed io: “Olivia, viscere mie, tutto quel che si è fatto per indurlo a spiegarsi, fu da te suggerito e con te concertato; nè puoi dire ch’io vi ti abbia costretta. Ma non credere che io mai m’induca a patire che quel buon uomo del rivale sia fatto zimbello dei tuoi inganni con questa tua mal posta passione. Qualunque spazio di tempo tu richieda per sortire il tuo fine ed aver dal sognato amante una chiarezza sulle sue intenzioni, ti sarà conceduto; ma se il termine ne giunge senza che tu venga a capo di nulla, mi è forza il dirti ch’io assolutamente vorrò premiata la fedeltà dell’onesto Williams. Il tenore della mia vita mi sforza a questo passo, e la tenerezza di padre non potrà mai distormi dai doveri d’uom probo. Stabilisci dunque il dì, e sia pur lontano quanto tu ’l vuoi; ma frattanto abbi cura di avvertire il signor Thornhill dell’epoca in cui io intendo di maritarti ad un altro. S’ei t’ama di vero cuore, avrà buon senso che basti per avvedersi, non vi essere che un mezzo solo con cui evitare di perderti per sempre.”

Ella dovette convenire che il mio divisamento era giudicioso e giustissimo, e vi si accomodò; ripetendo le più solenni promesse di volere sposare il signor Williams in caso che l’altro persistesse nella sua insensibilità. Però colto il primo momento opportuno, alla presenza del signor Thornhill appuntossi il mese ed il giorno per le nozze d’Olivia col rivale di lui.

Questo procedere franco e risoluto sembrava accre-