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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/29

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20 il vicario di wakefield.

gina si miravano nello specchio che spesse volte presentava una pagina di lunga mano più vaga, e che per tale giurata l’avrebbero anche i più accigliati filosofi. Chi sedeva a scranna l’ora del pranzo era mia moglie, perchè volendo ella sempre trinciare di sua mano, siccome era solita fare la di lei madre, ad ogni vivanda la ce ne regalava la istoria. Dopo il pranzo, perchè le donne non ci sfuggissero, io faceva d’ordinario rimovere le tavole, e spesse volte le fanciulle, assistite dal maestro di musica, ci offrivano un aggradevole concerto. Il rimanente della giornata tra il passeggiare, il bevere il tè, e tra danze e baie villereccie svaniva, senza bisogno di carte da giuoco: perchè da quello della Tavola reale in fuori, al quale alcuna volta io scommetteva co’ miei antichi amici un paio di soldi, io odiava ogni sorta di giuoco. Nè qui posso passare sotto silenzio una circostanza di mal augurio che mi accadde l’ultima volta ch’io m’impacciai di Tavola. Non mi mancava che di gittar giù quattro, e per cinque volte alla fila tirai asso doppio.

Passarono così più mesi, finchè poi fu stimato di doversi fissare il dì delle nozze dei giovinetti che parevano svisceratamente bramarlo. Intanto che si preparava lo sposalizio, non fa d’uopo ch’io descriva l’affaccendarsi e la briga che si dava mia moglie, nè gli sguardi furbetti delle mie figliuole; d’altronde ogni mia attenzione era rivolta a tutt’altro oggetto, a compiere un trattato ch’io voleva di lì a poco dar fuori in difesa della monogamía. Considerando io quel lavoro come un’opera da maestro, sia per l’argomento, sia per lo stile, non mi poteva capire in pelle, altero come n’era in mio cuore, s’io nol mostrava al mio antico amico il signor Wilmot, sicuro in me stesso d’averne l’approvazione: ma troppo tardi m’avvidi ch’egli era perdutamente ligio alla opinione contraria, e con ottima ragione, perchè in allora egli stava corteggiando la quarta consorte. Di qui, come ognuno può indovinarlo, una fiera disputa insorse, non senza essere accompagnata