Pagina:Iliade (Monti).djvu/207

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196 iliade v.351

Tra gli omeri, e passar la fece al petto.
Cadde Agelao dal carro, e cupamente
L’armi sovr’esso rintonâr. Secondo
Agamennón si mosse, indi il fratello,
Indi gli Aiaci impetuosi, e poi355
Idomenéo con esso il suo scudiero
Merïon che di Marte avea l’aspetto;
Poi d’Evemon l’illustre figlio Eurípilo,
Ed ultimo giungea Teucro del curvo
Elastic’arco tenditor famoso.360
D’Aiace Telamónio egli locossi
Dietro lo scudo, e dello scudo Aiace
Gli antepose la mole. Ivi securo
L’eroe guatava intorno, e quando avea
Saettato nel denso un inimico,365
Quegli cadendo perdea l’alma, e questi,
Come fanciullo della madre al manto,
Ricovrava al fratel che alla grand’ombra
Dello splendido scudo il proteggea.
Or dall’egregio arcier chi de’ Troiani370
Fu primo ucciso? Primamente Orsíloco,
Indi Ormeno e Ofeleste: a questi aggiunse
Detore e Cromio, e per divin sembiante
Licofonte lodato, e Amopaone
Poliemoníde, e Melanippo, tutti375
L’un dopo l’altro nella polve stesi.
Gioiva il re de’ regi Agamennóne
Mirandolo dall’arco vigoroso
Lanciar la morte fra’ nemici, e a lui
Vicin venuto soffermossi, e disse:380
   Diletto capo Telamónio Teucro,
Siegui l’arco a scoccar, porta, se puoi,
A’ Dánai un raggio di salute, e onora
Il tuo buon padre Telamon che un giorno