Pagina:Imbriani - Dio ne scampi dagli Orsenigo, Roma, Sommaruga, 1883.djvu/205

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dagli Orsenigo. 195

è esaurito. A rivederla.» - E, così, dicendo, Maurizio prese, seco, due conoscenti, due ufficiali, ch’eran, lì; Cristoforo De Cristoforis, lombardo, e Ferdinando Vernalone, pugliese. Camminando verso casa, espose loro i motivi dello schiaffo e li pregò di rappresentarlo. Negarsi, non potevano. Maurizio era ridivenuto il più amabile uomo del mondo; la prospettiva del duello, l’aveva tutto rinfrancato. Aveva, ormai qualcosa da fare, un pericolo da incontrare: e si sentiva uomo, rigenerato. L’ozio, la noja, il pervertivano.


XXII.


Giungono, a casa. Introduce gli amici, in salotto; e va dentro, in cerca della Radegonda. Quali erano i sentimenti suoi, nell’istante, ch’e’ s’accingeva, ad arrischiar la vita, per colei? Una impazienza grande di vederla, ma per farsene consegnare le diecimila lire. Quindi una propensione grande, ad esserle liberale di qualche moina, di qualche carezza; perchè, già, ne aveva bisogno; e quand’uno ne ha bisogno, carezzerebbe il boja, bacerebbe, compunto, la mano d’una tenentepostribolo. Ma, in fondo al cuore, un dispetto, un astio, un fastidio, da