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72 Dio ne scampi

l’opposto accadde, nel secondo. Non parlo di una ferituzza, perchè la ferita (quantunque un verseggiatore l’abbia chiamata

                              .....l’altière faveur,
Que fait la guerre au brave illustre, au preux sauveur,)

spesso, scende, immeritevolmente, nel vigliacco, trascurando il prode arrischiato. Anch’esse le sciabolate, le lanciate, le rivoltellate, le fucilate, le schegge di mitraglia si distribuiscono, dalla Provvidenza, un po’, a casaccio, come le decorazioni. O lagnatevi, poi, degli spropositi d’un Ministrucolo, sforzato dalla indebita ingerenza di poco onorevoli deputati!...

Dopo la guerra, fioccarono le aspettative, per riduzione di corpo. S’era chiesto, a ciascun ufficiale, se desiderasse d’andare a casa, per due anni, con mezzo stipendio e senza perdita dell’anzianità. Il Della-Morte rispose, che sì. E stava, a Milano, col reggimento, aspettando questa benedetta aspettativa e la licenza, d’imprendere un lungo viaggio all’estero, chi sa gli giovasse, per guarire dell’ostinata almerindite. Quando, un pomeriggio, ch’egli passeggiava, per la Corsia (o, come, officialmente, lo chiamano, ora, pel Corso Vittorio Emanuele), si trovò, proprio di fronte alla signora Radegonda Salmojraghi-Orsenigo, che sboccava dalla via di San Pietro al-