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Pagina:In Guittalemme - (il paese dei comici disperati) (IA inguittalemmeilp02libe).pdf/40

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Era, figuratevi, uno smemorato senza raffronto

e a tutto pensava fuorché a quello che

veramente gli dava da vivere. Mentre il teatro andava riempiendosi di pubblico, Dorati girava tranquillamente per il paese. I suoi compagni, il capocomico, disperati per non sapere come ripiegar la parte^ sguinzagliarono per tutta Padova gli addetti al teatro, alla ricerca del Dorati. Finalmente, riuscirono a scovarlo, e a condurlo all’„ Arena! „ Quivi lo vestirono alla meglio: chi gli metteva il soprabito all’antica; chi cercava d’infilargli le maglie; tutti intorno a lui per accomodargli sollecitamente il vestito. Bisognava provvedere alla truccatura^ e il nostro eroe aveva la testa calva, come la palma della mano... Niente paura!... II Dorati afferra la bottiglia della gomma liquida, e se ne spande una certa quantità sul capo; poi, in mancanza di altro, a sostituir la parrucca, si fa dare della bambagia e del cotone floscio, che, bellamente, a piccoli pezzi, si appiccica sul cranio, facendosi cosi una artistica testa di vecchio.