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8 STEPHANI INFESSURAE [1378]

vano in Anagni, et lo papa stava a Tivoli1, et fu papa Urbano VI. dopoi revenne lo papa a Roma et stettece fino ad maio; et lo dì di santo Agnilo li Romani hebbero la vittoria et tutti li Bertoni fuoro morti et ribellaose lo Castielloa et li Romani refecero le bastie dello mese de novembre fino all’ultimo d’aprile, et sì lo habbero et tanto lo desfecero, che a tiempo depoi ce givano le crape a pascere2.

3Del mese di maiob li Romani iero ’n campo a Marinic; et la cascione, perchè missore Iordano era stato in favore delli Bertoni; et steronce a campo 18 dy: poi fu fatto l’accordo et promise missore Iordano stare sempre a commannamiento dello popolo romano.

Del 1379d del mese di novembre a’ dì 94, lo dì del Salvatore de mercoredìe, la notte inanti crescè tanto lo fiume che giva quasi per tutta Roma et fece de moltissimo danno.

Dell’anno 1389f5 fu fatto papa Bonifatio IX et durò nello papato anni .xiii. et dui mesi, et fu fatto || dopoi la morte di Urbano sexto. in tiempo sio hebbe lo Stato di Roma, lo quale li lo diero Natolo et Petruccio Savog6, perchè erano delli signori, et questi sì dissero allo papa: «se tu vuoi mantenere lo Stato di

  1. Cosi C C2 C3 E O O1 R R1 S S1 V V1; M lo Castello Sant’Angelo
  2. C1 M maggio
  3. C1 C2 M Marino
  4. C C1 C3 O 1376
  5. In C2 V1 manca de mercoredi
  6. Mss. 1382
  7. Così C C1 O O1 R1 S1; S V1 Natolo e Petruccio di Sao C3 M R Sacco C2 M Natale
  1. Cristoforo dì Piacenza a questo modo scriveva a Ludovico II Gonzaga da Roma, «die .xxiv. iunii»: «A modicis diebus circa domini cardinales ultramontani novis captatis excusationibus et coloribus receperunt licentiam a domino nostro, dubitantes de ayere estivo, pro eundo Anagniam . . . dominus noster ipsos fecit citari ut certa die mensis iulii debeant in civitate Tiburtina, que distat ab Urbe per miliaria .xv., ubi tunc dominus noster propter calores estivos erit, se apostolico conspectui comparere». Cf. Pastor, Gesch. der Päpste, app. p. 637.
  2. Th. de Nyem, De schismate, I, c. 20: «Romani muros eius ex quadratis lapidibus marmoreis altìssimis valde magnis compositos et etiam muros archi seu carceris dicti castri ex similibus lapidibus factos diruerunt».
  3. Fu nel 1379. Cf. Lett. degli «Antepositi super guerris Ro. pop.» al comune di Orvieto, edita da L. Fumi, Roma, 1886, p. 10.
  4. Nel 1379 il dì 9 di novembre cadde di mercoldì.
  5. Malgrado il consenso dei mss. ci parve di porre la data vera, essendo ovvio che gli amanuensi ebbero a scambiar di leggieri il 9 col 2.
  6. Cf. Niccolò della Tuccia, Cronaca di Viterlo (ed. Ciampi), p. 46 sgg.