Pagina:Ingegneri - Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica, 1606.djvu/17

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$ mancamente} di Temine, efìintavn tratto vna qiialcher fpetie d animali. E quello,che fi dice, dVna’, fi può dir di tutte; di che niuna cola è la più affonda, nè la più fconueneuok:. Conchiudiamo adunque, che la Natura habbia inrentione, à fitniglianza di tant’altre forti di cole, di voler diuerfe forti di metalli ancorai deftinati à vari effetti, ogn’vno con l’intime fue, e particolari propierà,e ciafcuno nelle/fer fuo il più che le fia poffibile perfetto: e non l’oro fòlo, forfè’I manovrile di qualch’vno de gli altri, ma certo (almen per fabufo ) il più dannofo di tutti, e talhora la più perniciofa cofa del Mondo.Che fe ciò non fofse,noi non vedremmo, oltra l’oro, altre lèi forti di metalli fidamente, ma tante^e quinci farebbe di meftieri d ’ accrefcerei numero de’ Pianeti molto bene, s ogni metallo n’hauefse ad hauere’l fuo, conforme alla communeapplicationede gli Alchimiftici hieroglifici ) quanti gradi di differenza fi potriano interporre, & annouerare dall’oro al piombo, fecondo che perdo fito, ò la difpofitione della terra producente, e della più,ò meno fpedira virtù del Sole, ciafcuno s’andafse meglio accollando all’efsenza, & alla perfettione dell’oro. 11 che non fi vedendo,rimane beniffim®confìrmato,che la Natura ha determinato le fpetie à i metalli, & afsegnato à ciafcuna, per maggior feruigio, e bellezza del Mondo, le propie fue qualità. Potrei anco dire, edarebbemi’l cuore di prouark> ageuolifIìmamente,ch’ogn’alrro metallo fia affai più perfetto dell’oro, e dell’argento. E grande argométo pare, che ne porga la maggior quantità, che fi troua di tutti gli altri: s’egli è pur vero, sì com è veriffimo, che Dio, e la Natura abondino Tempre Celle cofc più perfette. Ilchefimanifeftaper laprodottione