Pagina:Insinga - Paradossi, 1924.djvu/13

Da Wikisource.



XXII


Si crede alla religione per distrarsi e non per cambiare idee.

XXIII


Dobbiamo guardare alla fede con una specie di devozione. Italianamente vivere, cioè l’anima tricolore in auguste e fiammeggianti opere: trionfo di sè e della Patria.


XXIV


Dante, visionario, è padrone dei suoi sogni.


XXV


C’è più morale in una pagina di Mazzini che in tutti i santi del calendario romano.


XVI


Si scrive all’essere amato con una mano e si abbraccia con due.

— 10 —