Pagina:Inventione de Nicolò Tartaglia.djvu/11

Da Wikisource.

COMINCIA IL PRIMO

LIBRO DELLA NOVA SCIENTIA DI

NICOLO TARTAGLIA BRISCIANO,

dalle diffinitioni, over dalle descriptioni delli

principj, per se noti delle cose premesse.

DIFFINITIONE PRIMA.

C

Orpo egualmente grave è detto quello, che secondo la gravita della materia, et la figura di quella è atto à non partire sensibilmente la opposition di l'aere in alcun suo moto.

O

GNI corpo (come voleno li naturali) ò che egli semplice ò che egliè composto, li semplici sono cinque, cioè, terra, acqua, aere, fuoco, et questi tali sono li huomini, li animali, le piante, le pietre, li sette metalli. Et ogni altra specie di corpo. Delli detti cinque corpi semplici, quattro sono detti elementali, cioè la terra, lacqua, laere, e il fuoco. L'altro è chiamato quinta essentia, cioè il cielo. Delli detti quattro elementali (come vol Avicena in la seconda dottrina della prima fen. del suo primo libro) due sono levi et dui gravi. Li levi sono il fuoco e laere. Li gravi sono la terra, et lacqua, ma Averrois sopra il quarto de celo et mundo (teste .29.) vol che tutti li detti corpi in li suoi luochi habbino alcuna gravita, eccetto che il fuoco, etiam alcuna levita eccetto che la terra. Onde seguiria che laere nel proprio luoco partecipasse de gravita. Per ilche seguita che ogni corpo composto di .4. elementi in aere partecipa de gravita. Niente di meno per corpo egualmente grave in questo luoco se intende solamente quello che secondo la gravita de la materia, et la forma di quella è atto a non patire sensibilmente la oppositione de laere in alcun suo moto. Secondo la materia, cioè che sia di ferro, over di piombo, over di pietra, over di altra materia simile in gravita. secondo la forma, cioè ch'l sia unito di tal qualita, ch'l sia fatto a non patire sensibilmente (per vigor della forma) la detta opposition de l'aere in alcun suo moto. Onde fra le figure, over forme de corpi, la forma Cunea, over Pyramidale saria la prima, che saria piu atta a temere meno la detta opposition de laere de quali si voglia altra forma, domente che con arte la fusse conserva-


A