Pagina:Isabella Gabardi-Brocchi Considerazioni sui diritti delle donne.djvu/22

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28 emancipazione

i figli son felici di sentirsi correggere o lodare, ammonire o incoraggiare dalla madre. Sanno che in lei si possono fidare. Sanno che per essi ella trova l’ispirazione, adopra l’intuizione provvidenziale! indovina, dispone, prepara gli eventi, spiana le difficoltà, infine è l’Egeria misteriosa che insegnò a Numa a regnare, benchè ella stesse nascosta fra le foglie e le fronde di un bosco.

A qualunque religione appartenga, ella dove intendere che non ha missione dal supremo Creatore, dopo quella delle cure materiali che volgono a mantenere la vita organica dei figli, che l’altra più sublime, di indirizzarne la mente ed il cuore verso il bene; coltivarne lo spirito, eccitarlo a studiare le alte verità per cui la mente umana arriva ad elevarsi, e dimostrare la differenza enorme che la separa dalle creature inferiori. L’animale, asserisce l’eterna sapienza, obbedendo all’istinto dal quale è misteriosamente, perennemente guidato sulla linea, che non può abbandonare, senza confondere alterare il meraviglioso disegno divino. La madre, è quella che anche fra i bruti, apprende ai piccoli che ha formati e nutriti, le norme con cui possono lanciarsi nell’oceano della vita. Dal coniglio all’elefante, dal mollusco alla balena, dal colibrì all’aquila, dal moscerino all’ape, dalla tarantola al coccodrillo ed al boa, la madre è l’iniziatrice, l’insegnatrice del-