Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/207

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Romilda, sua moglie, coi figli e con gli avanzi di quei prodi si chiuse nella città di Friuli, ora Cividale, mentre gli altri longobardi erano disseminati nelle circostanti fortezze, che vennero tosto accerchiate di stretto assedio dagli Unni che aveano invasa la campagna.

Il giovane Caiano, splendidamente armato alla leggiera, e montato su di un superbo corsiero, andava un giorno caracollando pel vallo esterno del Friuli, e studiando qual fosse il lato più debole delle mura per portarvi P assedio. In quel mentre Romilda, la vedova di Gisulfo, avendolo adocchiato dalla feritoia d’una torre, per essere egli assai giovane e di belle forme, ne fu presa: e dimentica del marito e della patria, fece segretamente intendere al Caiano, che se egli prometteva di farla sua sposa, gli darebbe in mano la città e lo Stato.

Finse il barbaro di accettare la proposta, ed entrato nella città, la mandò a ruba ed a fuoco, e condusse schiavi in Pannonia Romilda e i suoi otto figliuoli. Quivi giacque una notte sola con lei, come per serbarle la fede promessa, e poi, dopo averla sottoposta alle voglie di dodici de’ suoi sgherri, la fece con inumana atrocità infiggere nel campo ad una grande antenna acuminata, e intorno all’atroce patibolo gli Unni poi sgozzarono i prigionieri dei maggiorenti condannati a morire, e ne contaminarono le donne: ed è fama che le nobili figlie di Gisulfo si nascondessero in seno carni putrefatte per sottrarsi alla sozza libidine di quei brutali.

Nel numero dei prigionieri eran pure quattro figli di Gisulfo: Tasone, Sacone, Radoaldo e l’ancor fanciullo Grimoaldo, i quali venuti a sapere che gli Unni avean deliberato.di passare a silo di spada tutti i prigionieri, che per avere varcata l’adolescenza non poteano essere tenuti in soggezione, pensarono di provvedere al loro scampo con la fuga; ritenendo che non sarebbe loro riuscita malagevole in quella confusione di vincitori, di vinti e di spoglie predate.

Infatti Tasone, Sacone e Radoaldo, colto un istante propizio, presero audacemente a fuggire col fanciullo Grimoaldo,