Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/77

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schiere Sannite, sicchè per poco non divampò per tutto il Sannio un nuovo incendio di guerra, non ostante che le sue forze fossero del tutto esauste, e che sarebbe stato follia lo sperare di scuotere il detestato giogo Romano.

E così Roma acquistò man mano quasi tutto il dominio d’Italia, superando popoli che l’avanzavano per estensione di territorio, e per antica fama di valore. E ciò fu l’effetto della sua potente unità di Consiglio, imperocchè gli altri antichi popoli d’Italia non compresero che la vera forza dei popoli risiede nell’unione, e che senza di essa niente giova indomito valore, perseveranza di propositi, ed eroico amore di libertà. E, a impedire che i popoli debellati tentassero di riacquistare la loro indipendenza, i romani fondarono molte colonie e diedero opera a fortificare le migliori città. E qui, a intendere le condizioni politiche di Benevento, mi è forza accennare l’origine e lo scopo di tali colonie.

Chiamavansi Colonie, secondo il Sigonio, le terre abitate dai cittadini Romani. La origine di esse è antichissima, e si perde quasi nei primi tempi favolosi dell’istoria romana. Le cause che indussero i romani a fondare le colonie furono le seguenti: reprimere le insurrezioni dei vinti, impedire le incursioni dei nemici, accrescere il numero dei proprii sudditi, alleviare Roma dalla plebe addivenuta troppo numerosa; e infine concedere un premio ai soldati veterani che aveano ben meritato dalla patria. (Cic. de leg. agr. II, 27 – Philip. v. 10. Appiano). Il modo tenuto dai Romani nell’istituire le colonie era sottosopra il seguente. Eleggeansi tre persone tra i più savii ed autorevoli cittadini, i quali prendeano il nome di Triumviri Agrarii, e costoro ordinavano i luoghi più acconci, le sedi e i campi, e se doveasi edificare una nuova città. Indi davano alla colonia, quasi la forma d’una nuova repubblica, costituendo il Foro, il Campidoglio, i Tempii, la Curia, e ogni altra cosa a somiglianza di Roma. E al governo di essa destinavano due cittadini chiamati Duumviri, e per le colonie di maggior momento nominavano i consoli, e i decemviri che componevano il Senato. L’ordine posto alle colonie era mirabile per ogni verso, cosicchè ai nuovi abitatori non parea