Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/110

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esercitasse il supremo potere, concitato ad ira, diede di piglio alle armi, e, dopo aver mandato in bando Crescenzio, astrinse Landolfo a mettersi in salvo nel suo episcopio.

Nel 24 luglio dell’anno 1132 gli alleati venuti a battaglia campale con Ruggiero riportarono una compiuta vittoria, e Ruggiero, travolto nella fuga dei suoi, a mala pena trovò uno scampo in Salerno. Indi, crucciato contro i beneventani per le feste ed allegrezze fatte in tale occasione, ordinò ai suoi soldati che guastassero d’ogni intorno il territorio della città di Benevento, e i danni furon tali che il popolo a mano armata invase il monastero di S. Sofia, e appena ebbe in suo potere il cardinale Crescenzio, lo deputò a recarsi incontanente da Ruggiero per impetrare la libertà dei cittadini fatti prigioni e tradotti nel carcere di Montefusco. Ma Ruggiero, non pure si rifiutò di rilasciare i prigionieri, ma prima di far vela per la Sicilia a levare nuove truppe, commise al Contestabile, che con numerosa milizia avea sede in Montefusco, di danneggiare sempre più il territorio beneventano, e di chiudere alla città ogni commercio con la Puglia.

Allora i beneventani chiesero e conseguirono nuovamente per loro reggente il Cardinal Girardi, che fu già da Onorio II dichiarato Rettore della città. Questi, a rimunerare Rolpotone dei segnalati servigi resi a Innocenzo II, gli confermava il grado di Contestabile di Benevento, associandolo a sè nel governo dello Stato. Un tal fatto riuscì oltremodo utile alla città, perchè Rolpotone, coll’aiuto del conte Rainoifo, a dar fine ai guasti e rapine dei soldati di Ruggiero, nel 21 gennaio del 1133 andò con molta mano di armati sulla terra di Fragneto, che si teneva per Raone Pinella, e, avutala in suo potere, dopo aver fatto imprigionare lo stesso Raone, la diede in preda al saccheggio. E poscia, alleatosi con Ruggiero conte di Ariano ed altri nobili normanni, si accinse a sostenere la difesa della città di Benevento contro tutte le milizie che metteva insieme in Sicilia il re Ruggiero.

Nel 1135 Ruggiero, passato il Foro con uno stuolo di Saraceni, e occupata prontamente la Puglia, fece ritorno in Salerno coll’intento di riaprire nell’anno seguente la campagna