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Benevento, che tolse il nome di Celestino, e e questo successe il cardinale Girardi, stato pure Rettore di Benevento, il quale tu assunto ai pontificato nel 12 marzo 1144 col nome di Lucio II, quello stesso che in un generale sollevamento di popolo, nell’ascendere audacemente il Campidoglio seguito dalle sue milizie, morì d’un colpo di sasso lanciatogli dai sollevati, come narrano il Muratori e il Sismondi, e come ne fa testimonianza Gottifredo Viterbese, storico del secolo in cui visse quel papa.1
In questo periodo di tempo fiorirono in Benevento più uomini insigni, di cui non debbo passarmi in silenzio.
Dell’antichissima e nobile famiglia Morra nacque Alberto, che fu poi papa Gregorio VIII, nel principio del secolo XII, e sortì una condizione degna dei suoi natali. Era in fiore in quei tempi l’ordine dei Cisterniensi sotto la disciplina di S. Bernardo, che trapassò nel 1153 dopo averlo grandemente accresciuto con la fondazione di 160 monasteri - onde Alberto rinunziando nei freschi anni alle lusinghe del secolo vestì l’abito di quell’Ordine. Adriano IV nel 1155 lo nominò cardinale diacono dal titolo di S. Adriano, e nel 1158 lo innalzò a quello di Cardinal Prete dal titolo di S. Lorenzo in Lucina.
Alessandro III lo adoperò nella gravissima legazione ad Arrigo II re dell’Inghilterra, ove egli, posta da parte qualunque sconcia adulazione, e non avendo a cuore che unicamente la causa della religione, gli riuscì di piegare il re a chiedere perdono dell’uccisione dell’arcivescovo di Cantorbery e a ricevere il beneficio dell’assoluzione.
Nello scisma che a’ suoi tempi agitò lungamente la chiesa, Alberto tenne strenuamente le parti del vero ponte-
- ↑ Il Niccolini nella tragedia di Arnaldo da Brescia, alludendo alla morte di quel pontefice, scriveva:
... Lucio ricordi!
E tu, Romano, allo straniar tiranno
Se ascender osa al Campidoglio, addita
L'orme del sangue pontificio impresse...