Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/112

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dietro il monte denominato S. Felice. I beneventani, tuttochè istigati dall’arcivescovo Rossemanno e dal cardinale Crescenzio, non osarono venire alle prese coll’esercito imperiale, ma si diedero all’intutto al pontefice Innocenzo II, il quale nell’avviarsi alla volta della Puglia, per congiungersi coll’augusto Lotario, passò per Benevento, e trovò adunato innanzi la Porta Somma della città tutto il popolo per onorarlo e testificargli il suo affetto. Egli se ne gratulò oltremodo, e dopo avere ingiunto al cardinale Girardi di risedere in questa città a cui pose molto amore, lietissimo si partì, ma vi tornò dopo breve tempo insieme all’imperadore Lotario, il quale invece di prendere stanza in Benevento, pose il suo campo nell’ubertosa pianura del Covante. E siccome era seco l’imperadrice Florida sua consorte, così questa, eccitata dalla devozione che nutriva per S. Bartolomeo, entrò con gran seguito e molta pompa in Benevento a venerare il corpo del famoso Apostolo, e fu accolta con gran festa dai cittadini.

Senonchè quando Ruggiero ebbe avviso della partenza dello imperatore, raccolta una numerosa armata, mise a ferro e a fuoco la città di Capua, ottenne la resa di Napoli senza colpo ferire, e dopo avere occupato Avellino, si accampò sotto Benevento, che, trovandosi quasi inerme, per esserne usciti i giudici e gli altri ottimati, addivenne sua facile preda, e per la terza volta abbracciò il partito dell’antipapa Anacleto, e cosi l’opera di Lotario sfumò qual nebbia.

In questo tempo erasi Raone di Fragneto ribellato a Ruggiero e ai beneventani, ma questi, aiutati dalle milizie del Re, ebbero in lor potere il castello di Fragneto, e per odio a Raone lo fecero interamente demolire. Indi nel 1138 Innocenzo II, caduto con molti cardinali nelle mani di Ruggiero in una imboscata che gli fu tesa in vicinanza di San Germano, tentò amicarsi il re, e nel giorno 24 luglio di quell’anno seguì l’accordo col confermare a Ruggiero il titolo di re conferitogli dall’antipapa Anacleto, e col concedergli l’investitura del regno delle due Sicilie.

Nel giorno 14 settembre del 1143 morì Innocenzo II, e ascese al papato il cardinale Guidone, stato già Rettore di