Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/116

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gran dizionario alfabetico ad uso del clero che si addice al sacro ministero della predicazione.

L’uomo più illustre per altezza d’ingegno e dottrina che fiorì in Benevento tra il secolo XI e XII fu certamente il cronista Falcone, di cui suona alto il nome tra gli storici italiani e stranieri, benché per colpa dei tempi, scarse e incompiute notizie della sua vita ci furono tramandate.

La data della nascita del cronista Falcone non si può precisare con sicurezza, ma è innegabile che sortì i natali in Benevento sullo scorcio del secolo undecimo. Nato da povera famiglia fu nella sua giovinezza notaro e scriba del Sacro beneventano Palazzo sino al 1132, e nell’esercizio di un tale ufficio si acquistò la fiducia e la stima del cardinale Girardi, dichiarato da Onorio II Rettore della città. Questi poi, seguendo il consiglio dell’illustre Rolpotone e di altri sapienti cittadini, lo elesse per uno dei giudici di Benevento, nomina che gli fu poi rifermata con privilegio del pontefice Innocenzo II, ufficio a quei tempi, come innanzi fu riferito, di altissima importanza nella città. Egli è vero che gli scrittori non son punto concordi nel ritenere l’identità tra il giudice Falcone ed il cronista, ma questa è però l’opinione prevalente, e più comunemente accettata dagli eruditi, (Corazzini, cenno storico sul cronista Falcone pubblicato nella Gazzetta di Benevento).

La cronaca di Falcone riportata dal Muratori e dal Pellegrini, narra le dissenzioni civili che ebbero luogo ai tempi della elezione dei primi Rettori di Benevento, ed essa ha somministrato i dati più importanti agli scrittori posteriori delle cose d’Italia, per narrare ordinatamente i fatti più notevoli occorsi dal principio del secolo undecimo sino al 1140. Ed il celebre annalista Cesare Baronio molto se ne avvalse per le sue ricerche storiche, e la encomiò grandemente, reputandola un lavoro segnalato, e attribuendo all’antico cronista l’alto merito di aver saputo con rara esattezza esporre le cose accadute ai suoi tempi in Benevento non solo, ma anche nelle provincie che composero il florido reame di Napoli. E oltre a ciò non si può contendere al cronista Falcone la meritata lode