Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/241

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ni con la gente del contado, verso le ore 3 del mattino, armatisi chi di coltello, chi di spiedo, chi di archibuso e chi di sole pietre, si fecero ad inseguire i francesi per riavere la preda. Il rimanente del popolo, dopo di aver saccheggiati i quartieri dei soldati, la casa dei signori Torre e di altri gentiluomini, andò in traccia di armi e munizioni. Nel tempo stesso alcuni popolani percorsero audacemente i paesi e villaggi convicini per far numero, e altri presero ad aggirarsi per la città, raccogliendo vettovaglie da somministrare a tutti coloro che si accingevano a combattere i rapitori del tesoro della nostra cattedrale.

I francesi furono inseguiti sino al luogo denominato le campizze presso Montesarchio, ove vennero alle mani coi beneventani. La zuffa durò quasi un’ora e vi perirono 73 beneventani, come viene accertato dalle statistiche parrocchiali di quei tempi, oltre non pochi forestieri, ma di francesi soccombette forse un numero anche maggiore, poichè trovandosi nel popolo molti cacciatori, i colpi di costoro di rado o non mai cadevano in fallo. E dei varii casi di quella zuffa, che ci furono tramandati da cronache inedite e dalla tradizione, il più notevole è il seguente.

Un assai abile cacciatore, nascosto dietro una siepe, uccise in poco d’ora col suo archibuso un dopo l’altro sette cavalieri francesi, ma un dragone, sceso di sella, si appressò alla siepe, e, mentre il cacciatore ricaricava il fucile, colto il momento opportuno, lo trapassò con la spada. I francesi vedendo che il conflitto si protraeva a lungo, fecero un ampio cerchio per chiudervi in mezzo tutti i beneventani, ma costoro, scorgendo il pericolo, a impedire un generale massacro, presero per diverse parti la fuga. I traini intanto pervennero senza alcun ostacolo in Capua, e se il desiderio di prender parte all’assalto di Napoli e congiungersi a Championnet, non avesse indotti i francesi comandati da Brusier a riprendere alacremente la marcia, essi, come avean fatto intendere, dato volta indietro e rientrati in Benevento, avrebbero passati a silo di spada i cittadini, e depredate tutte le loro abitazioni.