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dispaccio della romana repubblica lo avvisò del cittadino governo sottentrato al papale, e dai pubblici fogli seppe la cattività, l’esiglio e la morte dell’ottuagenario papa suo benefattore. Al morto pontefice ordinò pompa di esequie con istraordinario apparato, e v’intervenne la Corte, e poscia eletto pontefice nel conclave in Venezia Pio VII, questi nella prima generai promozione il nominò cardinale. Lasciata allora Lisbona, il Pacca andò a visitare la inespugnabile Gibilterra e ottenne ivi onorevoli accoglienze dai principi inglesi, e venato poi a Roma trovò nuova corte a lui non punto gradita. Sette anni visse ivi solitario e tutto inteso agli studii, quando sopravvennero quei preveduti avvenimenti che alla fine l’indussero ad accettare la carica a quei dì veramente grave di Segretario di Stato. Nella notte del 6 luglio 1809 fu arrestato il pontefice, e con lui anche il ministro. Andò compagno all’augusto prigione fino a Firenze, e colà, divisone a forza, quegli a Savona, ed egli fu trasferito al forte di Fenestrelle, carcere de’ più orrendi in cui si espiassero i delitti di stato.
Nè alcuno vi sia che ritenga estraneo Napoleone alla prigionia del Cardinal Pacca, poichè egli non ignorava che l’illustre porporato era l’ispiratore della resistenza della corte papale, e stimò utile separare il pontefice dal più animoso dei suoi consiglieri. E infatti in una sua lettera diretta al Ministro della polizia il 18 luglio 1809 scrivea; — «doversi arrestare il cardinale Pacca, e lasciare queto il papa.... Il cardinale Pacca sia rinchiuso in Finestrelle; e fategli sapere che se vi sarà un solo francese assassinato per le sue istigazioni, gli farò tagliare la testa.» E Bonaparte non avrebbe certamente esitato ad effettuare le sue minacce, poichè fu uno dei sovrani più violenti, e ne fan prova le sue cieche proscrizioni dopo la macchina infernale, e più ancora la nefanda morte dell’innocente e infelice duca d’Enghien che ei fece moschettare nella fossa di Vincennes. (Gazzola, Mellusi.)
Dopo la campagna della Russia, il Pacca, recuperata la libertà, si reca a Fontaineblau, vede Napoleone, e insieme ai car-