Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/43

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di S. Restituta, nella fresca età di anni 34, da coloro in cui riponeva maggiore fiducia; e in suo luogo nell’anno 822, secondo la maggioranza degli storici, fu eletto duca di Napoli uno dei primi congiurati, che fu Buono, il quale riuscì sì tristo e crudele nel governo di Napoli, da disgradarne i piu immani tiranni

«Che dier nel sangue e nell’acer di piglio».

L’assedio di Napoli durò ancora assai tempo con danno inestimabile dei napoletani, sinchè il principe Sicone, dissuaso da uomini pii di spargere per futili motivi il sangue cristiano, diede volentieri orecchio alle proposte di pace, e, ricevendo dai napoletani non pochi ostaggi, astrinse il duca di Napoli a rendergli un assai grave tributo annuale, che si disse collatum. Dopo un tale trattato tornò in Benevento, menando seco, quasi come un trofeo di vittoria, il corpo di S. Gennaro, che da più secoli era stato riposto in una chiesa edificata fuori delle mura di Napoli. Nè è possibile immaginare il tripudio con cui i beneventani accolsero le venerate reliquie del loro patrono e concittadino, e con quanta pompa le collocarono in uno splendido avello eretto nella cattedrale, la quale era stata con magnificenza che ha pochi esempi rifatta dal medesimo Sicone. E insieme alle ceneri di S. Gennaro riposero nell’arca istessa i mortali avanzi di S. Festo e di S. Desiderio, suoi compagni di martirio; nè punto errarono i cronisti locali nell’affermare che con uguale allegrezza non avrebbero i beneventani accolto l’annunzio della conquista della città di Napoli.

Le ceneri di S. Gennaro rimasero ivi sino al secolo XIII, dopo il qual tempo furono trasferite nel monastero dei P. P. Benedettini in Montevergine1 e depositate sotto l’altare

  1. Questo monastero giace sulla costa di uno dei più elevati monti degli Appennini, e fu denominato Montevergine dai longobardi di Benevento, mentre dai romani era detto Mons Partenius. Questo santuario fu visitato da moltissimi sovrani e pontefici, e lo sventurato quanto generoso Manfredi vi eresse una cappella che destinava a sua sepoltura.