Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/82

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date in disuso da che Paolo II nell’anno 1466 ne fece con sua bolla all’arcivescovo Piccolomini un espresso divieto.

Il capitolo metropolitano era un tempo composto di 87 canonici, ma nel 1364 fu ridotto a 30 dall’Arcivescovo Ugone, e in seguito a 27 canonici. In tempi remoti essi usavano oltre il titolo di Abate anche quello di Cardinale, ed il Muratori nelle sue antichità italiane fra le varie chiese che ebbero i cardinali novera anche la beneventana. Il detto titolo trovasi usato in essa chiesa sin dal secolo duodecimo, come rilevasi da una carta del 1113 dell’arcivescovo Landolfo XI, cioè prima delle nuove leggi di soppressione. Inoltre eravi l’arcisuddiacono che sovrastava ai suddiaconi, ed un tal Giovanni ne assunse la prima volta il titolo. Clemente decorò tale capitolo di mitra e pontificale a guisa degli abati, assecondando le istanze del cardinale Orsini, e il suo arcivescovo ha le insegne vescovili, e l’uso dei pontificali. Un tempo ebbe la nostra diocesi sino a 32 chiese suffraganee, ciò è quelle di Acquaputrida, S. Agata dei Goti, Alife, Ariano, Ascoli, Avellino, Boiano, Bovino, Civitate, Dragonara, Fiorentino, Agrigento, Guardialfieri, Larino, Lesina, Limosani, Lucera, Montecorvino, Montemarano, Ordona, Quintodecimo, Sepino, Sessola, Telese, Termoli, Tocco di Vitulano, Tortivoli, Trevento, Trevico, Troia Viccari, Volturara, e alla Diocesi di Benevento era anche annessa la chiesa di Siponto e la Basilica di Monte Gargano. Indi i vescovi suffraganei della Diocesi Beneventana si ridussero a 24 sul cominciare del secolo XII. Essi si veggono incisi nella porta di bronzo, in atto di benedire alla maniera greca, cioè colla destre tenendo il pollice unito al dito anulare ripiegato, e tutti sono fregiati di pallio. In seguito man mano ne decrebbe il numero, perocchè furono riuniti varii arcivescovadi per la tenuità delle rendite, e per la successiva decadenza delle città ove erano stati sondati, e di presente i nostri vescovi suffraganei si limitano a quelli di Avellino con Frigento, Ariano, Ascoli e Cerignola uniti, Boiano, Termoli, Larino e S. Agata dei Goti.

Colla morte di Pandolfo Capodiferro, il suo primonato