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Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/127

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maldi. 101

tare le mode di Moncullo. Mi si presentò quinci il capo del villaggio, simpatico giovane dall’aria affabile e dignitosa, e fattomi il saluto d’uso, mi assegnò un posto ove potessi pernottare colla mia gente. Prese poscia un gran vaso pieno di latte, e, bevutone un sorso come per mostrare che non ricettava nascosto veleno, me lo porse, ed io libai accennando d’aggradire la cortesia. Per altro, ancorchè il latte fosse eccellente, lo tracannai con ritrosia, giacchè il recipiente in cui m’era offerto, contesto non so se di paglia o di giunco, era internamente spalmato di sterco bovino, forse per renderlo stagno. In appresso, entrarono successivamente nel villaggio gli armenti reduci dal pascolo, ricchi di ben 300 capi di bestiame, non compreso un certo numero di capre. 1 pastori si misero allora, a mungere le vacche e ad abbeverare i vitelli, e fattesi dense le ombre della notte, si accoccolarono intorno a grandi fuochi accesi nel mezzo del recinto per riscaldarsi e conversare fino all’ora del sonno, che non tardò molto a giungere.

Allo spuntar del giorno, ci dipartimmo da quei semplici pastori, e dopo un’ora di cammino, smontai dal mulo per valicare una montagna, indicata nella carta della spedizione tedesca 1 col nome di Sattel Mogasas, che limita da quella parte il bacino di Maldi. Abbenchè la salita fosse assai ripida e sconcia, la superai senza alcuna fatica, confortato dall’aria fresca e pura che si respira in quella alpestre regione. Il monte è tutto formato di granito a grossi elementi, la qual roccia, con lieve mutamento nel colore e nella struttura, si continua quasi per tutto uno a Keren. Ad una certa altezza comincia a mostrarsi sui suoi fianchi, in gran parte sprovvisti di vegetazione, il kolqual (Euphorbia abyssinica dei botanici), pianta arborea, d’un aspetto assai caratteristico: il suo tronco è alto non più di 40 piedi, diritto, irto di spine, di sezione poligona e porta molti rami consimili al fusto, diretti in alto come branche d’un candelabro.

Dovemmo quindi valicare altri minori rilievi, dai quali discendemmo in un vallone lungo, stretto e profondo, le cui pareti erano tutte coperte di kolqual, così prossimi l’uno all’altro, da formare alcune volte una impenetrabile barriera. Osservai in questo punto recenti traccie lasciate dal passaggio di un branco

  1. Die Deutsche Expedition in Ost-Afrika, 1861 und 1862, Gotha, 1864.