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112 | viaggio nel mar rosso e tra i bogos. |
VII.
La sera stessa ricevetti con indicibile gioia le lettere ansiosamente aspettate, e seppi che la nave ancorata in porto non era il piroscafo inglese che si attendeva, ma sibbene l’Egias, vapore egiziano della Società Kedivié proveniente da Gedda, il quale doveva ripartire l’indomani per Suez, facendo scalo a Suakin e Gedda. Mi si diceva parimente che dopo questo viaggio si sarebbe forse ristabilito il servizio regolare che già esisteva prima del pellegrinaggio, tra Massaua e i porti summentovati.
Essendo omai risoluto a partire il più presto possibile, non volli lasciar sfuggire l’occasione propizia e deliberai di prendere imbarco sull’Egias, quantunque mi rimanessero poche ore soltanto per prepararmi. Profittai pertanto di quella stessa notte per allestire i bagagli, tra i quali si trovavano non meno di 22 casse d’oggetti di storia naturale, parte raccolti da me, parte dai compagni 1. La mattina del 16, ultimate in tempo le mie disposi-
- ↑ Queste contenevano: 1.° la raccolta dei pesci in alcool fatta da Beccari e da me, che consta di 925 esemplari ed 84 specie; 2.° quasi tutta la nostra collezione malacologica, vale a dire, 11,600 esemplari di conchiglie e molluschi marini del Mar Rosso (circa 600 specie) e 550 esemplari di conchiglie terrestri (50 specie) di varie provenienze; 3.° i polipai nel numero di 100 esemplari (almeno 30 specie); 4.° moltissimi crostacei, anellidi, echinodermi non ancora numerati: 5.° e finalmente una serie di 100 campioni di roccie e minerali e circa 50 specie di fossili.