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22 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

nazionali ed esteri naviganti nell’Eritreo, e particolarmente per quelli che mettono in relazione i nostri porti coll’estremo Oriente 1.

Il futuro stabilimento italiano di Assab deve aspirare, mercè la sua felice posizione, ad essere qualche cosa di più che un semplice scalo marittimo. Diviso da un braccio di mare di sole 35 miglia dal lido di Moka, potrebbe trarre a sè, almeno in parte, il commercio del prezioso caffè del Jemen che ora affluisce sul mercato di Aden; prossimo a quell’esteso e vergine campo di produzione che è la terra dei Galla, è lecito sperare ne diventi l’emporio ed il porto, mentre d’altra parte non è improbabile che colà trovino un esito vantaggioso alcune delle nostre derrate; finalmente nulla osta a che possa competere con Massaua qual porto d’imbarco per le merci delle provincie occidentali e meridionali d’Abissinia, specialmente dello Scioa e dell’Amara.

Da Assab si può raggiungere l’Abissinia propriamente detta per tre vie: la prima passa pel lago di Aussa, distante quattro giorni dal mare, e seguendo il corso del fiume Aussa conduce ad Aliù Amba, il quale ultimo tratto si percorre in 15 giorni. Questa, che è il mezzo di comunicazione più diretto fra le provincie meridionali dell’Etiopia ed il mare, fu abbandonata per la strada assai più lunga di Berbera, la quale ha però il vantaggio di far capo ad un porto. La seconda, che è quella di Angot, collega l’Abissinia centrale con Assab per Zobel, ove oltrepassa la catena etiopica, il lago di Assalbad ed il fiume Kualima. La via dell’Agamié, la più settentrionale, passa per Bailul, Endolot, Dessa, ed ascende fino ad Addigrat.

Allorchè si penserà ad utilizzare a vantaggio del commercio e della navigazione il territorio acquistato, sarà utile attirare, per queste strade, in Assab qualcuna delle carovane che mettono ora a Zeila e a Massaua.

Si è messo in dubbio da taluno che la baia d’Assab fosse dotata dei requisiti desiderabili per fondarvi una stazione commerciale e marittima. Io ritengo che se non li ha tutti, possiede almeno i più essenziali: offre cioè buoni ancoraggi ed acque sufficien-

  1. Attualmente i nostri, piroscafi che esercitano la linea di navigazione fra Bombay e Genova, sono costretti, con grande scapito di denaro e di tempo, a far sosta a Aden, tanto nell’andata quanto nel ritorno, per provvedersi di combustibile.