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Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/89

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navigazione nel golfo di gumeleh. 71

sottentrava all’afa della giornata, fa allietato dalle più gioconde immagini.

L’indomani, prima che sia spuntato il sole, i marinai intuonano in metro lento e monotono le consuete note, alzando la vela, ed al canto disarmonico s’accompagna il fruscìo delle corde ed il cigolìo delle taglie. Finalmente siamo in cammino diretti per Nora, ma Eolo si mostra sì poco benigno, che il legno appena si muove; tuttavia il capitano mi dice che giungeremo nelle acque ove si pescano le perle, domani, insciallah (se Dio vuole), espressione codesta che in Oriente suona cento volte al giorno all’orecchio del viaggiatore. Nelle tre ore trascorse dacchè abbiamo salpato l’áncora, siamo solamente pervenuti all’imboccatura del golfo di Gumeleh, presso Ras Antalo, e dovendosi apparecchiare il pasto, il nachuda dichiara non potersi accendere il fuoco, se prima non si approda per far legna, giacchè la provvista di combustibile è esaurita. Io lo rimprovero per la sua negligenza, ma mi è pur d’uopo acconsentire alla inopportuna fermata, sotto pena di rimanere senza colazione. Siccome il sambuk non può avvicinarsi alla costa a cagione dei bassifondi, inviamo a terra il palischermo con due uomini per raccogliere legna. Dopo un’ora d’aspettativa, non essendo questi ritornati a bordo, discendo io pure sul lido per rintracciarli e li scopro beatamente sdraiati all’ombra d’una mimosa. Li chiamo allora per nome e non rispondono; ingiungo loro di imbarcarsi; fingono di non intendere. Finalmente, perduta la pazienza, mi appiglio ad un mezzo infallibile per far eseguire i miei ordini: alzato il cane del mio fucile (scarico, s’intende), prendo di mira ora l’uno, ora l’altro dei due furfanti, ed eccoli subito in piedi, che corrono come caprioli e spiegano una meravigliosa attività nel raunare il carico di legna e trasportarlo alla barca.

Prendemmo il largo poco appresso, ed usciti dalla baia, si passò lo stretto che separa Dahlac da Dahallam 1; poscia andammo a pernottare a ridosso di Darsarum 2, isoletta bassa, arenosa, spoglia di vegetazione. Il dì seguente, ripreso il mare

  1. Dhi-la-ham, nella carta della spedizione tedesca; Petermann, Mittheil., n. 13, 1864.
  2. Dur-es-surum, nella carta precitata.