Pagina:Istituzioni di diritto romano.djvu/112

Da Wikisource.

introduzione 109

denza la Macedonia e la Dacia 3. Il Prefetto d’Italia, l’Italia la Dalmazia, e la costa Settentrionale di Affrica 4 Il Prefetto delle Gallie, la Gallia, la Spagna, e la Gran Brettagna. Questa divisione era una semplice modificazione di quella già adottata da Diocleziano. Volle Costantino che ogni Diocesi fosse presieduta da dei Sotto Prefetti, chiamati Vicarii, ed in qualche luogo Proconsoli. Ogni Diocesi contenne più Provincie, governate da dei Consulares, Præsides, o Correctores. Il comando militare risiedeva in due capitani Supremi, detti Magistri Militum; l’uno capo della cavalleria (Magister equitum), l’altro della fanterìa (Magister peditum). Costantino, liberatosi successivamente dai suoi colleghi e rivali, dal 323 in poi tenne solo il trono fino alla sua morte, avvenuta nel 337. Gli succederono tre suoi figli Costantino, Costanzio e Costante; ma per la morte dei suoi fratelli, coi quali si era diviso l’Impero, Costanzio regnò solo fino al 361.

§. 158. Nell’anno 364, Valentiniano associossi all’Impero il proprio fratello Valente, ritenendo per se le due Prefetture Occidentali, ed al fratello affidando le Orientali. Teodosio I. riuscì a riunire nuovamente tutto l’Impero sotto il suo comando; ma quest’unione durò poco, perocchè morendo, i suoi figli divisero l’Oriente dall’Occidente, e da quest’epoca queste due parti rimasero distinte per sempre; soltanto per un momento le riunì Giustiniano. Ma questa distinzione in Oriente ed Occidente, non era una separazione che distruggesse l’unità dell’Impero; le leggi erano promulgate a nome dei due Imperatori, e la parte Orientale aveva sempre una certa preminenza sull’Occidentale.

§. 159. La Costituzione dell’Impero era monarchica assoluta. L’Imperatore era lo Stato, a suo senno faceva e disfaceva le leggi, nominava alle magistrature coloro che a se reputava più ligj; da prima veniva eletto alla morte del suo antecessore dai Pretoriani, o designato in vita dall’antecessore stesso; ma a poco a poco la monarchia divenne ereditaria. Non si reputava più necessaria una legge, per conferirgli il potere; tuttavolta l’ nstallazione si faceva con grandi solennità; con mol-