Pagina:Istituzioni di diritto romano.djvu/132

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introduzione 129

Giureconsulti consultati alle medesime questioni; ed i compilatori avrebbero versato nell’incertezza quali, fra le istituzioni giuridiche da quelli scrittori esornate, avessero da reputarsi antiquate. Per togliere queste dubbiezze Giustiniano, sulla proposta di Triboniano, emise successivamente in due anni (529, 530) 50 Costituzioni preliminari alla nuova opera già divisata, le quali Quinquaginta Decisiones, furono considerate come una Collezione separata.

(Pandette)

§. 184. Dopo avere per cotal modo spianata la via alla gigantesca impresa, Giustiniano nel 15 Dicembre dell’anno 530 incaricò Triboniano, allora divenuto quæstor sacri palatii, ed una commissione di 16 Giureconsulti (fra i quali 5 Ufficiali Superiori, 4 Professori di leggi, ed 11 Avvocati alla Corte giudiziaria del præfectus prætorio) sotto la di lui direzione, di fare degli estratti delle opere composte dai Giureconsulti più famosi, senza aver riguardo alla scuola cui avessero appartenuto, alla loro autorità tradizionale nell’insegnamento o nel foro, al valore accordato ai loro scritti da leggi anteriori; purchè appartenessero tutti alla categorìa dei Giureconsulti juris auctores, e di raccogliere quelli estratti in una Collezione. La Commissione doveva scegliere per i suoi estratti, quei lavori che avesse reputato più idonei a comporre un corpo di dottrina giuridica, spendibile nella pratica. Le era imposto di riunire in ordine sistematico il Diritto vigente, tralasciando quello antiquato; doveva evitare le ripetizioni, remuovere le antinomìe ossia le ontradizioni, correggere le opinioni erronee abbenchè seguitate da molti o dai più, ed evitare di referire nuovamente le Costituzioni inserite nel Codice. In esecuzione di questo mandato assai largo, la Commissione scelse 2000 trattati composti da 39, o 40 Giureconsulti (i nomi dei quali furono pubblicati col titolo dei loro scritti in un indice, che nel manoscritto fiorentino è in fronte all’opera), ne fece una compilazione, riducendo, e se ne vantò, 3,000,000 di linee a 150,000. Sebbene in generale fossero trascritti