Pagina:Istituzioni di diritto romano.djvu/6

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introduzione 3

fisica può essere opposizione. Ed in vero; il crassatore può avere in sua balìa, nella sua forza un viandante, ma non ha diritto di ritenervelo. Il viandante ha diritto di recuperare la sua libertà, ma può non avere la forza fisica di farlo. Può esistere dunque diritto senza forza fisica, come forza fisica senza diritto.

Or bene, se è vero che il diritto presuppone una forza, e se il diritto non presuppone una forza fisica, presupporrà una forza morale; giacchè in natura esistono due sole forze: la fisica e la morale; la fisica che agisce sui corpi, la morale che agisce sugli spiriti. Aver diritto significa dunque aver una forza morale, un potere sugli spiriti. Ma in qual modo si agisce sullo spirito? Sulla intelligenza agisce la Verità, sulla volontà il Bene. Laonde il diritto è un potere fondato sul Vero e sul Bene. Potere che agisce sulla intelligenza, perchè essa deve assentire al vero; sulla volontà, perchè deve volere il bene. Ognorachè noi dimostriamo all’altrui ragione la connessione dell’azione nostra col nostro ultimo fine, altri non può fare a meno di rispettarla e di non opporsi alla medesima.

Il diritto, abbiamo detto, che non presuppone la forza fisica, ma il diritto ha legittimamente al suo servizio la forza fisica ossia la coazione. La forza fisica, adoperata a far valere il diritto, è legittimamente adoperata, quando non vi è altro mezzo per farlo rispettare. È infatti consentaneo alla ragione che l’uomo difenda le sue facoltà, le quali sono mezzi necessarj e giusti per conseguire il fine impostogli dalla legge morale, e che si valga a quest’uopo anche della forza fisica, quando non possa altrimenti esercitarle. Quest’uso della forza è talvolta necessario, quest’uso della forza non ha nulla di intrinsecamente ingiusto, quando sia diretto a respingere l’offensore nei giusti limiti dell’uso della propria libertà. E se per l’uso di questa forza fisica mal ne incoglie all’offensore, è consentaneo alla giustizia morale che costui che mal fece, soffra male.

Il diritto essendo fondato sul vero e sul bene, è evidente che non vi può essere facoltà o diritto di far cose moralmente male. Ciò che è moralmente bene, essendo protetto dalla legge morale, evidentemente il diritto è protetto dalla legge morale.