Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/124

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xo6 teBulì colla sede pontificia mediante un trattato di doYf^ JQP9 iOioUa tener guardata la romana spiaggia da Traiettp ^ C^ntpqslle ( Civita Vecchia } per la summa patti^ì^ KÌi di^pi, mil^ m^nopsi {ly Questi uscendo dal coatr^tfl prf2te;if rp dal papa accrescersi )a somma de’ diecina p^ncpiù s^. dodicimila^ U papa dolente di si nera p^K^^ pi^rcava:di riconvenirli con priegbi e minacce^ e scrìve perirò qpa lettera a Landolfo ye800V9 e conte di (Papua i p^de di unita col principe Goaiferìo facesserp daterò il conte d’Amalfi da t^le ingiusta pretensione, appcjlandp per testimonj i due abbati Giovanni ed Anastasio presenti fdla stipula del contratto. Altra epistola parimente sprisse al prii^pip^ Guaiferio su lo stessp aQare degU Amalfitani (2), con incarico di portarsi a Travetto con Sergip duca di Napoli, Pulcari prefetto 4* Ain^ ) JPpcibile duca di Gaeta, e Landolfo vescovo e PPiitc di Capua ov’^li si sarebbe fatto trovare all’abboccf^ì^ntp. Dibàtti nel mese di giugno dell’879 si tenne cp^à il desiato congresso con T intervento de’ succennati personaggi e del papa; e delle cose quivi trattate e concbiusé, solo sappiamo che si ruppe in perpetuo ogni corrìspondeza co’ musulmani. Il conte d’Amalfi Pulcari, si ricevè diecimila mancosi provvisoriamente senza adempiere per nulla le fatte promesse. Altia summa di mille quattrocento mancosi ebbe Sergio duca di Napoli dal papa, con altri obblighi ed incarichi, ma senza mandar niente ad effetto. (1) Mancosi^ specie di moneta di oro e dì argento, cosi denominati 9 perché manu casi, cioè conijiti a inano come i zecchini Veoeii. V. 2auetti raccolta delle monete to. 2, p. 3’jZ. (a) Epist. Ioana. Vili. 69. 74. 89. 209. 227. 24-i» 252. /