Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/157

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i39 che ritoriiata h città di Tolemaide nd^ xag} in poteri^ de’ CrÌ8tÌAni dopo tre anni d’assedio, gli Spedalieri vi si Gooierirono. Qui per lo spazio di loo. anni si manten-r nero saldi ad onta de’ fieri assalti dati da Saraceni ^ ma prevalute infine le forze del Sultano Malek-al-Aschraf, furono i cavalieri spedalieri costretti ad abbandonar Tolemaide e ritirarsi nel 1291 in Cipro presso il re Enrico n. di Lusignano, che diede loro per ricovero la cit* tà di Limisson, in dove vi stettero 18 anni; finché nel x3o8* venuto eletto per Gran maestro Folco di Villaret, risolse trasferire la sede degli Spedalieri fuori del regno di Cipro I sembrando che il re serbasse per loro qualche sospetto quindi gettò lo sguardo sull’Isola di Rodi, oc* capata allora da’ Saraceni chiamativi dalla nobiltà del paese ribellata cpontro Andronico Paleologo imperadore d^ Oriente cui quell’Isola apparteneva. Portatosi Folco in G)stantinopoli presso quell’Augusto ottenne per se e pel suo ordine l’investitura dell’Isola in caso che gli riuscisse impadronirsene^ come di fatti felicemente avvenne a’ i5. Agosto i3o9 — Alcuni han preteso che egli avesse unito al valore lo stratagemma, e che alcuni cavalieri coperti con pelle di montone, unitisi al gregge s’introducessero carponi nella città col favore della nebbia, che s’impadronissero quindi d’una porta, e ne uccidessero le guardie. Checché sia di tale assertiva, egli é certo che gli Spedalieri dopo la conquista di Rodi che gli rese qualche tempo dopo padroni di sette altre isole vicine, presero il nome di cavalieri Rodiani. Dopo varii attacchi con bravura e fei*mezza sostenuti in quell’Isola nel i32i, i444 1 ^4^0, 1482 ec. a’a4decembre del i522 riusci a Solimano II. con formidabile armata di 3oo. m. combattenti, 280 navi, e prodigiosa artiglieria d’impadronirsene. Perduta che ebbero TIso* la di Rodi andò quest’ordine ramingo, fintanto che a’aS