Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/177

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i5g que questi due bellica<ii principi normanni nel 1088^ combattevano nelie terre di Puglia e di Calabria riusd, non sapendosi come, al vagabondo Gisulfo IL già Principe di Salerno, ottenere dal suo nipote Ruggieri il ducato d’Amalfi. Difatti da un istrumento rogato in detto anno in Amalfi (i) trovasi notato: In nomine ec> Anno ab incarn. ejus millesimo octuagesùno octavo* Temporibus domini Gisulfi gloriosi et eximij prinr €Ìpis: anno primo ducatus iUius Ama^iae^ die prima mensis marta Indici. XI. Amalf. — Era dunque già Duc^i •1 primo di Marzo. Neir archivio della Cava (a) trovasi parimenti altro instrumento della istessa epoca, di Giouann/i figlio di Leone e di Giovanni scriba figlio di Giovanni Cariale, colle note: Anno ab incarn. millesimo octuagesùno octavo. Temporibus n. Gisulfi gloriosi^ eximij prinr eipis anno primo ducatus illius Amalfiae j die vigesima quinta mensis lulU 9 Indict- XI. Amalf. Certum est. ec. U dominio di Gisulfo sul ducato amalfitano non durò, cbe circa un anno, perchè venne espulso dal duca Ruggieri, il quale se n* era impossessato fin dal 1080 y allorché gli amalfitani si ribellarono a suo padre Roberto, e si governarono con un doge chiamato Marino Pensabusto, o Pensabaste. -^ Nessuno scrittore ci ha tenuto informati di queste vicende, e circostanaie che sarebbero abbisognate a render chiara la storia de’ mezzi tempi; tutta fiata essi non ci seppero altro tramandare, che alcuni deboli frammenti difficili a comprendersi — Egli è certo però che a’20 Aprile del 1089 Amalfi era già caduta di nuovo (1) Protocollo degV instrumenti presso il monistero della Ss. Triniti di Amalfi n. 171. (a) Archivio della Ss. Trinità di Cava. Arca XI. n." 86.