Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/181

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i63 Riusciti vani i disegni del Duca Ruggieri sulla presti d^ Amalfi, tentò ogni mezzo onde ridurla sotto il suo dominio; ed in effetto quattro anni dopo ritornato all’assedio gli riusci di soggiogarla. Il Cronista della Cava scrisse in accòmo: A fi. noi, Rogerius Dux obsedit Àmalfìam et cepit eam — Nello stesso anno mori in Calabria il Conte Ruggieri zio del mentovato Duca, essendo in età di settanta anni, e fu onoratamente sepolto nella cattedrale di Mileto con questa iscrizione: LlIirQVl?KS ITBRENAS, MIGRAVIT lìVX AD AMJENAS ROGKRIVS SEDES: MAM COP.LI DETIKET JEDES. Obiii. M. C. I. Le somme opere di pietà e di religione da lui esercitate gli acquistarono fra gli altri titoli T epìteto: d’ajntatore e difensore de Cristiani. 1 Normanni, Pugliesi, Calabresi, e Siciliani, come loro comun padre, ne piansero la perdita e gli resero solenni funerali. Egli lasciò due figliuoli, Simone e Ruggieri, che poi fu il fondatore della monarchia. Mori parimente nell’mi* il Duca di Puglia Ruggieri in Salerno nelletà di anni 5o e mesi 6, e solennemente fii tumulato nella basilica di S. Matteo, che anni prima era st^ta sontuosamente riedificata dal suo padre Robcfrto Guiscardo* — ^ Il Duca Ruggieri al suo genio bellicoso ed ardito accoppiava una bella statura, un naturale morigerato, glorioso, affabile e pacifico protettore del Divin culto, clemente verso i vinti, e largo nel beneficare *, nondimeno le sue grandi qualità si trovano denigrate dalla sete di conquista. NelV archivio