Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/191

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173 a giurargli fedelU, aggiunto ad inganno, saha tamen Apostolica JidelUate; ma il popolo accorto della frode si mosse talmente a sdegno, che non solo si collegò col principe di Capua e con altri malcontenti per guerreggiarlo, ma lasciate ancora le parti dell’antipapa Anacleto, si dierono ad Innocenzio II, costringendo T arcivescovo cogli altri suoi partigiani a fuggire di soppiatto. Disperato Ruggieri dell’impresa di Benevento si portò alTassedio di Nocera, una delle migliori fortezze del principe di Capua. H principe Roberto Col valoroso conte Rainulfo ▼^accorsero, e qui dopo sanguinosa battaglia data a Scafati «la gente di Ruggieri fu pienamente sconfitta, ed egli stesso costretto a ritiratasi in Salerno; donde, qualche tempo dopo partissi per Sicilia a far nuovo armamento. Questa perdita incoraggiò i malcontenti baroni della Puglia, e vennero anch’eglino a manifesta ribellione contro del re. Intanto, essendosi portato in Roma nel 1 133 Lotario III. per essere incoronato imperatore dal papa Innocenzio li, deliberarono il principe Roberto ed il conte Rainulfo con 3oo militi ed altri signori Beneventani d’andar colà, sì per essere spettatori della solenne funzione, come anche ^)er impegnare quell’Augusto a guerreggiare il lor comune nemico Ruggieri. La buona accoglienza con cui furono ricevuti dall’imperatore risvegliò nel loro animo lusinghevoli e future speranze. Lotario avrebbe dato sfogo alle loro domande, se r insurrezione de’ Sassoni, che gli si erano ribellati non l’avessero obbligato a far subito partenza in Germania per reprimerli; oltreché il numero de’ soldati che in Roma avea portati, appena bastavano per sua scorta (i). Ruggieri frattanto dalla Sicilia oltrepassato (1) Falc. CLron, BeiieYcpl. an. ii33.