Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/241

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Con tale erronea guida la nautica diveniva difficile , pericolosa e quasi limitata j e quando Taria era caligi* nosa e velata dalle nubi , sovente il nocchiero n^audava errante fra la tempesta e gli scogli , onde cantò il Man* tua no poeta > Glavumque affiicus et haerens Nusquam amìttebat oculosque sub asUra teuebat (i). • Feror exiil in altum Cum sociis y notoque , penatibus et magnls Diis (2). Erramus pelago totidem sine sidere noctes (3). ec«  Non la finiremmo giammai se volessimo qui addurre tutt^ i testi de' Scrittori , mentre tutti dicono lo stesso-— L' incerta guida deir Orsa-maggiore dovea necessariamen- te dar occasione a molti sbagli ed errori , in tempi che una pratica grossolana faceva le veci di Qietodi geo- metrici , e delle tavole che non sono state inventate se non assai dopo. Siilatta scarsezza di mezzi avrà fatto sì che i primi na- viganti non andassero se non radendo lungo le coste , e diligentemente proccurando di non discostarsene e di non perdere d'occhio la terra (4)* La confusione poi in cui 8Ì saranno essi trovati all' infierir del mare , avrà fatto (1) Yirg. Ma, lib. 5. y. 85a. (3) Idem. JEn. lib. 3. y. II. (3) Idem. ibid. ▼• 304. e lib. 6. ▼. 338. (4) Vegezio nel lib. 4* parlando de' mesi opportuni per navigare scriveva ex die tertio iduum novembris usque addiem sextum iduwn martij maria clauduntw