Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/256

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5i36 GAP. XIV. Brepe cenno sulla nohìUfa Amalfitana, seguito dalla serie de&ti uomini illustri. Non è forse gran prò oeli’ aniverso S«^ine Tirtad,i alzar con inni al cielo Nomi serbar e tener vìvi esempi Contro la passa dell’etemo obblio Per farne specchio alle Tenturi etadi E 4estar menti a gloriose imprese? (Ooxu) La nobiltà del sangue delle famiglie è stata sempre riguardata come una delle caratteristiclie capaci di accrescere e comporre il lustro e 1 decoro d’ogni ben eulta città e popolazione e Plinio (i) fu di parere cbe le medesime cingonsi d’immarcescibili corone, qualora nel loro recinto racchiudono de’ patrizj illustri e gloriosi. Dessa addiviene più bdila e pregevole, quando ornando quella del cuore, passa in retaggio di un discendente ^lustre allora si può dire con Y Ecclesiaste: suo padre è morto ^ e pare eke non lo sia, perchè ha lasciato Usuo simile. La vista delle imprese eroiche ed ardite degli avi rinforza lo ^irito, e ridesta nel petto un ardentìssima brama di vera virtù. Gli uomini condotti dallamor proprio credono di poter fare bene come gli altri han fatto prima di loro^ e fin che le azioni di questi non giungono ad (i) P1ÌD. liist. nat. lib. 6«e. 4.