Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/273

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a53 1-integrìtfi de costumi ed alto suo sapere fu dal re Carlo II. d’Augìò creato suo consigliere; nel 1292 fu promosso ad occupare la sede- arcivescovile della sua patria, ove. resse ^li il peso con dignità e saviezza, non ostante i calamitosi tempi che correvano, fino al i33o^ anno in;cui cessò di vivere. Egli fu oltremodo amante, dell’anti<^iiiy protettore de’ letterati, ed assai benefico vers.o àefot veri e della chiesa, che arricchì di musaici, di oro., di argento e di suppellettili. Infine Tepoca di suo governo fu segnalata dall’importante scoperta della bussola del concittadino Flavio Gioja nel i3oa; e quasi coutemporamente da quella manna del glorioso Apostolo s. Andrea. Mori, come si è accennato, nell’anno i33o, dopo aver governato quella Chiesa per 36 anni ^ e fu sepolto nella Chiesa stessa nella nave del Crocifisso. • Come questa cospicua famiglia ha in diversi tempi prodotto de’ chiari e commendevoli soggetti nel culto, nelle lettere e nelle armi, così ci riputiamo nell’obbligo di tenerne qui onorata memoria. Nel i2a5 Cesario d’A^ lagno arcidiacono d’Amalfi ed auditore di Ruota, fu dà Onorio III creato arcivescovo di Salerno, e nel ia63 ces-^ so di vivere in Amalfi, dove ( pei: quanto rapportasi da un’antica cronaca ms. ) fu sepolto con la seguente iscrizione in versi leonini: <c Caesarciis Alaneo iacet Archidiaconus iste a luribus oruatus cui prestes coelica Criste (( Electus fuerat Salerai morte quievlt a Providus et largus per famam suam crevit. Altro Andrea d’Alagno d’Amalfi nel i3o5 fu crealo vescovo di Minori, e nel iJSj. dal re Roderlo fu fallo