Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/30

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s4 le Sirenuse (i) cou risola di Capri donala uel X secolo dairimperador d’occidente Ludovico II, adonta de’ Napoletani e del greco Imperador Basilio (a)^ da niezzogiorno col mar Tirreno, e da settentrione avea Lettere e Gragnano. Questo paese per quanto ricco di antiche e famose rimembranze altrettanto è stato povero di suolo. Tale deficienza fece nascere ne’ suoi cittadini l’industria del commercio marittimo, col quale tanto si distinsero > in faccia alle altre nazioni del Mediten*aneo, e Tirreno. Ciò non ostante i suoi contorni abbondano dì fertili vigneti, boschi e selve, dove limpide sorgenti di acque da per tutto sgorgano ed irrigano questi magici luoghi. Le spiagge pittoresche e poetiche richiamano una folla continuata di viaggiatori e d’artisti di ogni nazione che vengono ad ammirare quanto offrono di curioso la natura del paese, e le sue antiche memorie. Non v’ha sasso per cosi dire della Costiera che non sia cagione di grandi rimembranze. In queste contrade la grandezza Romana venne a stabilire il soggiorno. In queste mura racchi udevansi i benefici istitutori dell’ordine Gerosolimitanol Qui la scoperta delle Pandette fece rinascere in tutto l’occidente lo studio e la pratica della giurisprudenza di Giustiniano. Queste aure ispirarono all’immortale Flavio la portentosa scoverta della Bussc^ nautica. Basterà finalmente rammen■«W" ^i) Le Sireniwe ( Galli ) tra i gradi 4o, 33, 3», lat», e 32, la, ^S longit. Isolelte forse così chiamate pel tempio delle Sirene che nel promontorio Ateneo ( Campanella ) esisteva a’ tempi di Strabone. Fu anche detto di Minerva a cagione d’un tempio dedicato a questa divinità. (2} Il Geografo di Nubia, che scrisse sotto al Re Ruggiero, ci fa sapere che l’isola di Capri era anche dagli Amalfitani abitata, a Insula Capri est populosa, cujus habitatores sunt gensquaedam ex incolis Malphiae ob portuum fréquentiam • • • • Apud Rosarium Grego» riam» coUect. rer. Arab.»