Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/31

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35 tare, che in questa regione racdiiudevasi rarb^odomi* dìo de^mari al cui valore lo stupido musulmano dovè c^ dere per fermezza Amalfitana. *. Or qual sorgente di meditazioni e di grate idee pel filosofo! Quale scuola pel pittor paesista! Qual tesoro dMmmagini pel poeta! La città allorché reggevasi colla forza delle armi e col commercio, fìi ben fortificata e premunita di torri, dt porte e di antemurali. Tenne gente bastante sempre in piedi e marittima e terrestre, per tutela non meno del suo ducato, cbe per dare alle nazioni sue confederate ed amiche, ajuto e sollievo. Una bandiera propria e particolare colle armi dèlia Città veniva inalberata nelle marit* time spedizioni: uso già praticato fin sotto a’ re Angioini (i). Quivi uW corte di supremo Ammiragliato incumbeva alla costruzione delle navi e delle regie galee, con ripararle e disporle al mantenimento dello stato e del commercio ^ come pure per tenere custoditi i luoghi marittimi del suo Ducato dà qualunque sbarco ed ostilità. Sotto i re Angioini i nostri Ammiragli par che fussero alquanto decaduti dalla loro primiera dignità ^ infatti essi non più ammiragli ma Protontini vennero chiamati. Da’ registri del regno sotto quei re trovansi per Protontini d’Amalfi. Dionisio del Giudice- Riccardo an. laSg* Matteo d’Alagno an. 1286. Pietro Buccella an. fa... Andreotto der Giudice an. 1290. Giovanni Corsaro an. i3i3. Filippo Corsaro an. i33i. Tutti decorati col titolo di miliies et proihontini Amal(i) Regist. ia35 Reg. Roberti Ut. D. ro4. 7 a terg. et i5.