Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/335

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3i3 AiSiitio. — Verso ranno raSo, Luca d’Afflitto fece costruire da presso alla Cattedrale una chiesa che dedicò a s. A-* gostino con un monistero dello stesso Ordine (i), le cui irestigie sono ora scomparse col nome* Dippiù nel VI se* colo i cittadini di Scala costrussero fra le balze de’ loro monti b*e monisteri di monaci Benedettini; uno sotto gli auspicj di quel gran Patriarca d’occidente e di sua ioreUa s* Scolastica j scomparso per Y alta antichità. li’ altr’abbadia o monbtero posero sotto Y invocazione de’ Ss* Giuliano e Marciano, e nello stesso tempo altro cenobio costruirono nel lembo del monte Gamense e precisamente in quel luogo detto acqua bona che destinarono per le nobili e sacre vergini anche sotto il titolo di s* Be* nedetto (a). Di questi tre monasteri non rimanvi vestigio alcuno -*- Ne’ bassi tempi fu fondato il monistero di Sm Cataldo j pur anche di nobili vergini che militavano sotto la regola di s* Benedetto, soppresso nel corrente secolo. Oggi r unico monistero è quello del Redentore, istituito nell’an* 1720 da M* Falcoja vescovo di Stabia. DaUa parte settentrionale del paese ove s’accavallano maestosi i monti Cerbelliano e Canneto le cui cime sembrano confondersi fra le nubi, incontrasi sulla schiena una vasta pianura, in mezzo a cui giace il diruto eremo detto di s* Maria de’ Monti. I disagi che si provano per la difficolti del cammino, vengono largamente compensati, subito che si giunge alla sommità; Y occhio aUora scopre il più bello orizzonte. Lo spettatore vede sotto di se dispiegarsi magicamente le belle contrade della Costiera (1) De Lellù loc* ciUt. (3) V • Lttbtn Abattarimi lUliac brevis notilia pag. 2)7.