Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/347

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325 lificati e distinti. Sotto al re Carlo I d^ Àngiò troviamo notato Falcone Spina, vice ammiraglio nelle Calabrie, uomo assai dovizioso, e tanto da improntar danari allo stesso sovrano; oltredicchè sappiamo aver questa famiglia posseduto molte galee che impiegava in soccorso dello stato ogni qual volta il bisogno lo esi* geva."— Riccardo, strenuo cavaliere, militò con molti cavalli proprj in Sicilia nel i3i6 sotto le armi del re Roberto — Bartolomeo suo congiunto fu nel tempo stesso cameriere maggiore dello stesso re — Enrico e Tommi^so illustri cavallai furono nel i345 dalla regina Giovanna I creati suoi consiglieri — In Napoli tennero la loro cappella gentilizia nella chiesa di s. Agostino, ove, prima di essere rinnovata, vedevasi il sepolcro di Lancellotto con la seguente leggenda: HtC JJCET DOMiJfVS LANCI LLOTTFS SPINA DE SCALI S, QFi OBIIT AN. D* l333 DIE X MÈNS. DECEMBR, IV. INDICT. Già vedemmo innanzi nella chiesa di s. Giovanni di Pontone la lapide sepolcrale di Filippo Spina in abiti cavallereschi e con cagnolini appiedi (morto nel i346) > oltre del pulpito di gusto molto bizzarro fatto costruire dallo stesso nella chiesa dell’Annunciata in detto villaggio. Costui ebbe per moglie Cizza d’Afflitto dama di esimie virtù dalla quale n’ebbe Niccolò, Simonello y Vitillo e due abati Luca e Fiusio — Bartolomeo, nel i4oo fu vescovo di Potenza, e cosi tanti e tanti altri pregevoli soggetti di questa nobile prosapia.