Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/348

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524 Un esemplare niente indifferente di glpria, di virtù e di ricchezza si offre in petto alla nobile e distintissima famiglia Coppola di origine Scalese, e del sedile di Portanova. Ligorio, cbiaro cavaliere soccorse spesse fiate il re Roberto con grosse summe di danaro. Pietro fa milite distinto sotto al mentovato re. Giovannello nel 1417 fu maestro razionale e familiare del re Ladislao. Goido illustre patrizio di Scala e dimorante in Napoli essendo morto in detta città di Scala, fu ivi sepolto nella chiesa 8. Andrea di Pando (oggidì diruta ed abbandonata), in marmoreo sepolcro e con la seguente semplice leggenda: Hic JÀCET courrs nobìlis crrvi coprrtAE db nkjpous. OBflT 149^* Ebbe questa famiglia in Scala una chiesa parrocchiale di suo juspadronato sotto al titolo di Tutti i Santi j rimasta verso il XVI secolo affatto diruta. Oggi nella chiesa principale intitolata a s. Lorenzo vedesi un grazioso pulpito di marmo da colà trasportato verso il i58o. Un punto molto interessante alla storia ci si presenta in persona di Francesco Coppola conte di Sarno, figlio di Nardo, ricchissimo ed esperto mercatante; le cui orme premendo il figlio, divenne nelle principali piazze d’Europa il più ricco ed acci^tato in tal mestiere (i). Ei fu dapprima familiare e ben accetto al re (i) Il commercio e U mercatura fu in ogni tempo e presso tutte le nasionì tenuta come base della felicità, e sussistenza de’ regni e degl’imperi. Superfluo sareU» il dimostrare V utilità che da està