Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/392

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566 rimase «oppressa in Yiriù del Coneordaio idi8 y e posta egualmente con quella di Scala e di BaTello sotto r immediazione del Metropolitano d^ Anudfi, come Collegiata. La sua chiesa rammenterà sempre ndla serie dei Pastori un cdebre Fra Ambrogio Caterino de’ Politi nobili di Siena, religioso dell’Ordine de* Predicatori, nel secolo chiamato Lancellotto. I suoi sublimi talenti gli ac«quistarono la stima e la venerazione universale e massimamente del protettore de* letterati Leone X, die 1 ascrisse tra gli avvocati concistoriali. Paolo III. nel i546 lo creò vescovo di Minori. Intervenne al concilio di Trento dove con intrepido vigore e senno, virilmente sostenne e difese le ragioni della chiesa contro il pestifero Lutero ] onde per antonomasia fu appellato /’ antagonista Luterano» Inclinava molto al satirico. Scrisse in opposizione a Baldo, a Scoto e alle profezie dei Savanarola. Fu precettore di papa Giulio III di cui fa cardinale in pectore. Nel i553 promosso alF arcivescovado di Consa, dopo un anno di amministrazione mori di colpo apopletico, settuagenario in Napoli, e fa sepolto nella chiesa di s. Caterina a FormeUo dei frati Domenicani Lombardi. Molti altri dotti e zelanti pastori ressero con rara pietà e prudenza questa sede come un |Tommaso Zerala di Benevento, maestro in S. T., dottore in ambe le leggi, e vescovo di questo luogo nel iSgy (i): Fra Tommaso Brandolino napoletano, religioso dell* ordine de’ Predicatori 9 nel i6i5: Fra Leonardo Leria religio(i) Scrisse, PraxU Episcopalìs, che dedicò al papa Clemeate Vn[ t che più tardi incontrò una certa inibizione sotto TJrl>ano Vni» dove nell’indice de* libri proibiti leggesi: Tkomae Zenda. Praxù EpiscopaUs i ( tam Yenetae, qaam Lagdancods cdit. ), Don€C cor’rigirtur. Decret. 3. Julti i623.