Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/393

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367 so Carmelitano nel 1649* ^^ Cutillo nel i694«Andrea Torre d’Amalfi nel 1762) e morto a’ a4 decemboe 1791». Questo paese possiede un ampia e sontuosa basilica a tre navi di recente ricostruita; ricca di leggieri ed ele^ ganti fregi di stucco — Alcuni pochi quadri quivi richia>> matio r occhio dell’artista e del curioso: come quelle. del ^CaÌ9ério ’^ dietro all’altare maggiore dipinto sopra tavola 9 è copia di quello stesso ch’esiste nella ehie*sa di s. Giacomo di Napoli del celebre Marco da Siena«H quadro dell’Addolorata è di robusto pennello^ quello della Sv, Vergine dietro l’organo è di qualche morito ^ é. nella nave a dritta la Risurrezione pur famoso quadro, è stato ritocco per cui è caduto dal primiero pregiobr— Si pretende che molti dogi di Amalfi in questa siansi lasciati seppellire — Nel picciolo succorpo di questa chiesa si venera il corpo dell’invitta vergine e mart. s. Trofimena in una cassa di marmo (i)^Del. le vicende cui furono soggette queste sacrate ossa sotto al Beneventano principe Sicardo, gii facemmo onorata menzione nella parte I. cap. IV. p. 78 di quest’opera» (1) Questa santa eroina ebbe per cuna e tomba la città di Patti in Sicilia. Nata da nobili genitori fu destinata per isposa ad niì geiltiloomo di uguale condizione, cbe lei rifiutò per aver a Cristo conflagrata la sua verginità. I tentativi del padre per piegarla alle nozze furon inutili; anzicché la casta donzella tenace nel suo proponimento trafugossi in aliene regioni, donde non si mosse fin cbe non ebbe tregua lo sdegno paterno. Da ultimo ritornata nel tetto del genitore durante la persecuzione degli esecrati augusti Diocleziano e Massimiano, nel 3i4 dell’e. v. cadde vittima sotto la fatale scure di questi due mostri — Chi desiderasse notizie più estese su di questa Santa, potrà consultare la di lei vita scritta dall’abate D. Giovanbattista d’Afflitto di Scala, impressa in Napoli 1660. da LucanIonio FuKo»